In Italia, lungo la via Francigena

4 Gennaio 2022 0 Di wp_1499909

31 luglio – 2 agosto + la mattina del 3. Dal valico del Moncenisio a Modane siamo già in Francia. 265 km totali

La mappa totale della parte italiana + un primo pezzettino di Francia

Cuggiono – Lamporo. 85 km

Nel territorio di Cuggiono passa il Naviglio Grande che ho seguito dal ponte di Castelletto di Cuggiono a quello della Padregnana, che non ho attraversato, ma ho preso la stradina a sinistra che diventa presto sterrata e si inoltra nei boschi sbucando lungo il Ticino all’altezza del ponte di ferro di Turbigo che, attraversato, conduce a Galliate, già in Piemonte. Poichè cerco sempre di evitare il traffico automobilistico, non appena attraversato il ponte ho preso il sentiero in discesa che conduce, seguendo le indicazioni “Cascina Picchetta” e poi prendendo la strada a sinistra in leggera salita, al canale Cavour che, se avesse un’alzaia interamente percorribile, condurrebbe direttamente a Chivasso, dove nasce dal Po. Invece lo lascio a Nivellina, passo per Morgattino e attraverso altri due canali, il Terdoppio e il Quintino Sella, per poi, a prezzo di qualche giro ozioso, trovare il sottopassaggio dell’autostrada A4. Attraversando Novara, si incontra ancora il torrente Agogna e poi via lungo il corso Vercelli fino a Cameriano. Continuo lungo la SP 11 attraversando Orfengo e Borgo Vercelli finchè, passato il ponte sul Sesia mi ritrovo a Vercelli e da qui, seguendo le frecce gialle della via Francigena (non le bianche, che conducono a Roma), passo per Ronsecco e Livorno Ferraris fino a giungere a Lamporo dove avevo già dormito nell’accoglienza pellegrini della casa parrocchiale che adesso non c’è più, ma c’è un ostello, “Don Francesco Ottavis”. Per dormire qui serve la Credenziale che si può ottenere facilmente a Vercelli. Per arrivare a Vercelli si possono ovviamente seguire altre strade. Lungo il canale Cavour, per esempio, si può proseguire fino ad Agognate …

Lamporo – Avigliana. Km 90

Anche in questa tappa mi è bastato seguire le frecce gialle della Francigena. Da Gassino Torinese una bella ciclabile conduce a San Mauro Torinese e da qui, pedalando lungo il Po si raggiunge e si attraversa Torino dove la segnaletica della Francigena, come in tutte le grandi città, si perde un po’. Si pedala lungo la statale 25 del Moncenisio, in buona parte con pista ciclabile, finchè a Rosta, dietro la bella chiesa di Sant’Antonio in Ranverso, si incontra la ciclovia della val di Susa, altrimenti denominata Ciclovia segreta del diacono Martino che ti porta fino ad Avigliana, tappa di stasera. Ma la ciclovia prosegue fino a Susa attraversando tutti i borghi della valle su tranquille stradine secondarie.

Avigliana – Modane. Km 103

Questa tappa ha richiesto due giorni, sia per visitare Susa, bella città, ricca di resti dell’antica dominazione romana che, soprattutto per attraversare le Alpi dal passo del Moncenisio. Se fino a Susa si arriva con una piacevole pedalata senza grossi dislivelli lungo la ciclovia segreta del diacono Martino, subito dopo si comincia a salire. E, con il carrellino completo di cane + masserizie varie + borsoni attaccati al portapacchi, le salite pesano. E si soffrono. Tappa nel “garage” di un ristorante lungo la strada e l’indomani mattina si completa l’opera, salendo i tanti tornanti del passo alpino. Una volta in cima inizia finalmente la discesa fino a Modane.