Les Sables d’Olonne – La Faute sur mer

17 Settembre 2021 0 Di wp_1499909

31 agosto 2021. 67 km

A La Rochelle non ci sono arrivata neanche oggi. 67 km sulla Velodyssée, lungo l’oceano. Contrariamente alle mie abitudini, ho scattato poche foto durante il percorso.
Raggiunto il centro e la spiaggia di Les Sables d’Olonne, la rituale camminata sulla battigia in riva al mare,  con Toby che sembra impazzito dalla gioia: corre e si rotola sulla sabbia facendo i suoi buffi versi.
Il territorio de Les Sables d’Olonne è molto vasto; si pedala sul mare, lungo la Velodyssée che qui si chiama La Vendèe à vélo e non si incontrano praticamente paesi fino a La Faute sur mer, fine tappa di oggi con bivacco sulla spiaggia, stanotte in compagnia di un’altra cicloviaggiatrice, una ragazza di origine algerina, con un nome algerino, H…di cui ricordo solo l’iniziale. La incontro nell’unico paesino prima di La Faute, Talmond Saint Hilaire e continuiamo insieme. Lei è un’infermiera che lavora sulle ambulanze e pensa di percorrere la Velodyssée fino a Bayonne: potremmo pedalare insieme. Pedalando parliamo. Vengo a sapere che è lesbica e da un mese ha una nuova compagna, madre di una bambina avuta con la fecondazione artificiale con una precedente compagna.
Quando decidiamo di fermarci, cerchiamo una spiaggia sulla quale bivaccare. Ceniamo in riva al mare: c’è un bar in cui mi posso concedere una panache e la cui tettoia di legno sarà un riparo sufficiente stanotte, senza dover montare la tenda. La mia compagna di viaggio ne approfitterà (per lei questo è il primo pernottamento) per provare la sua amaca che piazza sotto il trespolo del bagnino. La vedo poco perché è impegnata in una lunga telefonata con la sua compagna; all’inizio sento che le parla di me, poi si allontana e dal tono della voce capisco che ci sono dei problemi… ed ho la sensazione di farne parte. Infatti mi dirà che, dopo La Rochelle,  proseguirà da sola per andare più veloce. 
Mentre lei telefona, io allaccio rapporti con i gestori del bar che mi danno, appunto, il permesso di pernottare lì e mi lasciano ricaricare il telefono. Gli ultimi avventori rimasti sono un padre e una figlia, lui di origini, e nome, napoletane: Pasquale Caruso. Parla spagnolo; mi dice di avermi vista sulla strada con “el perro” nel carrellino e fa una buffa e azzeccata imitazione di Toby. Quando il bar chiude, il ragazzo più giovane viene a parlare con me: é molto interessato al mio viaggio e mi dice che sogna di fare anche lui qualcosa di simile. Rimaniamo a chiacchierare fino a tardi, mentre H… è ancora al telefono!
Quando finalmente riattacca, ci auguriamo la buonanotte, io mi stendo sulla piattaforma di legno tra la parete del bar e un tavolo e lei prende posto sulla sua amaca. Il cielo è pieno di stelle… una meraviglia

Les Sables d’Olonne
la rituale pucciata di piedi
a Toby il mare piace troppo
cuore vandeano
pausa pranzo
ancora ostriche
Qui incontro H…
Talmond Saint Hilaire
ci accamperemo laggiù
Cena sulla spiaggia
… davanti a questo tramonto
Tra poco il bar spegnerà le luci… e si accenderanno le stelle. Buonanotte