Ho un giro d’Italia da finire

13 Giugno 2020 0 Di wp_1499909

Niente a che vedere con la superclassica del ciclismo. Il mio è un giro d’Italia, in bicicletta, of course, per festeggiare il mio tempo ritrovato. Lo scorso settembre è finalmente giunto, anche per me, il giorno, ebbene sì, della pensione. Sinceramente la parola pensione non mi piace, l’ho sempre associata all’idea di vecchio; inoltre un po’ mi dispiace, o meglio, mi dispiaceva qualche mese fa, dover lasciare il mio lavoro, i miei studenti… Col senno di poi, con il coronavirus, le scuole chiuse, l’insegnamento a distanza e tutti i problemi che comporta, ho definitivamente deciso che sia stata una fortuna esserne fuori.

Pensavo, qualche mese fa, di averlo già completato, a quest’ora, il mio giro d’Italia, che adesso sarei stata impegnata a progettare il lungo viaggio dei miei sogni, attraverso l’Europa dell’Est fino a raggiungere San Pietroburgo, poi Mosca per poi attraversare la Siberia, raggiungere Vladivostock e da lì traghettare alla volta del Giappone. Sarà per l’anno venturo, speriamo. Intanto, ho approfittato di questi mesi di confinamento per imparare un po’ di russo, non si sa mai, ed ora che hanno riaperto le regioni e si può finalmente spaziare, mi appresto ripartire, scendendo lungo la costa tirrenica fino a Reggio Calabria, per poi risalire lungo quella jonica fin verso Matera, dove l’ho lasciata causa gli alluvioni dello scorso novembre. Per il ritorno deciderò al momento.

Prima di ripartire. voglio pubblicare qui il diario della prima metà del mio giro d’Italia, da ottobre a dicembre scorsi.