Mi riconcilio col viaggio
16 giugno 2023. Miranda do Douro – Sendim. Km ???
Il contachilometri non funzionava, ma non credo di aver fatto che una ventina di chilometri oggi. Di questo passo a Porto non ci arriverò mai, comunque questa tappa sarà una di quelle da incorniciare: sono a casa di Candida e Bruno, due persone che non kdimenticherò.
I pochi chilometri di oggi sono l’inevitabile conseguenza del disastro di ieri: da Miranda sono partita all’una passata perché la Kūbiña mi è stata riconsegnata intorno a mezzogiorno e un’oretta tra tornare in albergo, ritirare le mie cose, caricare il tutto, dare da mangiare a Laila, è andata. Il confronto con l’orologio del contachilometri mi ha fatto scoprire che in Portogallo non hanno l’ora legale altrimenti sarei partita dopo le due. Ero passata per l’ufficio del turismo per definire un itinerario così mi sono diretta verso Duas Igresias da dove parte una via verde per Sendim. Ci sarei arrivata percorrendo 18 chilometri, questo sulla carta, ma la via verde a Sendim non ci è arrivata: mi ha scaricato a Palaçoulo che erano già le quattro e mi sono fermata a mangiare un panino in un bar. Il proprietario mi ha indicato un itinerario che, percorsi alcuni chilometri a vuoto, si è rivelato inesistente. A cena Bruno mi spiegherà perché: la via verde dovrebbe arrivare a Mogadouro e poi a Moncorvo, come mi era stato detto, ma per ora c’è solo il tratto fino a Sendim. Infatti, quando finalmente ho raggiunto l’imbocco della ciclovia, non sapevo che pesci pigliare. Il Google maps mi diceva di tornare indietro, ma io ero sicura di aver seguito correttamente le indicazioni: cerco di ignorarlo e proseguire lungo la strada, ma, invece di ricalcolare il percorso, la freccia si ostinava ad indicare la direzione contraria. Finalmente arriva una macchina; la fermo e la signora alla guida mi conferma che devo tornare indietro e di seguirla. Arrivata al pueblo seguente, Fonte d’Aldeia (dove poi dormirò, ma ancora non lo sapevo), mi dice di seguire la strada fino a Sendim, praticamente la parte rimanente della ciclovia, e poi raggiungere Mogadouro lungo la nazionale.
Giunta finalmente a Sendim ltrovo l’indicazione per Mogadouro, ma decido di salire a dare un’occhiata al paese. Cambio e mi cade la catena; mi fermo per ricollocarla e tre cagnolini liberi incominciano a litigare con Laila. Esce la farmacista, Candida detta Laila, vedi un po’ il caso, richiama i cani e, gentilissima, mi chiede se hi bisogno di qualcosa. Le rispondo di no, parliamo un po’ del mio viaggio, mi consiglia di fermarmi perché si sta facendo tardi e a Mogadouro rischio di arrivarci col buio. Qui però non c’è niente. Le chiedo se lei non ha un giardino dove piantare la tenda, mi risponde che non abita qui, ma nel paese precedente. Concordiamo di lasciare lì la bicicletta, a casa di sua madre, e di tornare insieme a casa sua. Domattina mi riporterà qui e riprenderò il viaggio.
Laila e suo narito Bruno abitano in un’antica casa ristrutturata da loro con svariati cagnolini, gatti, galline. Uscendo dal paese hanno un capannone dove dormono otto asini e alcuni cani grandi. Tutte le sere devono portare qui gli asini che, durante il giorno, sono liberi in un recinto e tutte le mattine riportarli al recinto: un bel daffare a cui stasera assisto anch’io.
È stato proprio un bell’incontro questo. Candida e Bruno sono una coppia meravigliosa, entrambi laureati, hanno scelto una vita semplice, a stretto contatto con la natura. Li ho già invitati a venirmi a trovare in Italia e spero proprio che vengano. A volte a sbagliare strada ci si guadagna.
Il Douro a Miranda Il castello Duas Igresias La vecchia stazione sulla via verde Sole! ma anche un po’ d’ombra Palaçoulo Sendim Candida e Bruno … con i loro ssini
Bruno i Laidinha son ls diuses “Fauno” de la Tierra de Miranda.
Muchas gracias amigos. Obrigado
Muito bem 🙂
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