Pedalando controvoglia
18 giugno 2023. Moncorvo – Vale da Teja. 41 km
Come concordato ieri sera con Claudia, dedico qualche ora alla visita di Moncorvo, Torre do Moncorvo per la precisione. Claudia si rivela una guida d’eccezione, molto preparata sulla storia del suo paese. Mi porta avisitare il museo del ferro e anche il negozio di una signora che produce artigianalmente dolci di mandorle tipo confetti e che è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Compro un bel magnetino e me lo vuole offrire lei, Claudia, insieme ad un cartoccio di questi dolci tipici che dimenticherò nella sua borsa … e che rimpiangerö moltissimo più tardi, quando avrebbero potuto fornirmi un po’ d’energia durante la lunga, estenuante salita che ho dovuto affrontare. Affrontare controvoglia perché avevo in mente un cambio di programma: raggiungere Pocinho e prendere il treno per Porto che, ricordo, corre proprio a lato del Douro e regala una vista mozzafiato sul fiume, mentre la strada della Ribera è su in alto, tutta saliscendi.
Arrivare a Pocinho è una passeggiata; si prosegue lungo l’ultimo tratto dell’ecopista do Sabor, 11 chilometri tutti in discesa, dalla quale finalmente si vede il Douro. Si sarebbe dovuto entrare in Pocinho dal vecchio ponte di ferro della ferrovia dismessa, ma è chiuso e pericolante, così… ponte della carretera perché il Douro va comunque attraversato. Raggiungo la stazione e scopro che è in atto uno sciopero dei treni, fino al 24! Tocca pedalare… e da qui sarà tutta salita, una ventina di chilometri, tutti in salita! Non che fosse particolarmente dura, tranne in acuni punti, ma quando é così lunga ti ammazza. Soprattutto se viaggi così pesante. Dovevo fermarmi spesso, non mi passava più. Alla fine ho risolto di camminare per riposarmi, almeno avrei continuato ad avanzare, nemmeno tanto più lentamente che pedalando.
Un pensiero ricorrente durante questo faticoso e non desiderato percorso: sto invecchiando. C’è sempre un momento nella vita in cui ti rendi conto di un cambismento ed oggi mi accorgo che devo cominciare a fare i conti con l’età che avanza. Che poi non è mica solo l’età, altri recenti fatti della mia vita mi stanno togliendo un po’ di entusiasmo.
Pensieri che in buona parte rientrano quando comincia finalmente la discesa. Evvai!
A ricompensa di tutta la fatica sopportata, ho trovato, su indicazione di una vecchietta a Touça, pochi chilometri prima, un posto fantastico per la notte. Ho pagato con gli ultimi 20 euro, 20 euro solaamente per una sistemazione di tutto rispetto, colazione compresa, e sono andata a cenare in un vicino ristorante. Come pagare? Funzionavano solo le carte portoghesi e il bancomat non mi eroga soldi perché in pin prevede sei cifre e il mio ne ha solo cinque; senza la sesta non mi lasciava proseguire. Risolvo con un bonifico… e anche questa è andata.
La piazza di Moncorvo La muraglia scorcio sulla cattedrale Saracinesche con murales … le adoro! Il negozio patrimonio dell’umanità Con Claudia Fiori dipinti e fiori veri Antiche fonti Partenza sull”ecovpista do Sabor Il Douro! il ponte di ferro rotto a Pocinho Vila Nova de Foz Coa azulejo portugues Che meraviglia, fatica a parte. Si sale, si sale Finalmente la salita è finita Comincia la discesa … e si vede un paese … la notra meta. O no? No Ma dalla finestra della nostra camera ci godiamo il tramonto