Onzain – Saint Avertine … praticamente Tours

29 Agosto 2021 0 Di wp_1499909

21 agosto  2021. 60 km circa

Sono in ambasce, non so come comportarmi con Marie Rose. Lei e suo marito sono stati così  gentili, amichevoli, hanno una bella casa e tutto denota agiatezza; magari accolgono i pellegrini per puro piacere, ho paura di offenderla se le offro dei soldi. Vero è  che potrei aspettare che me li chieda lei, ma non mi sembra bello, né per lei né per me. Così le dico: “Marie Rose,  non so come chiedertelo… ti devo lasciare qualcosa per l’ospitalità? ” e lei mi risponde: “oui”, Quanto? Quello che voglio. Le lascio 20 euro. Non sono tanti, anzi sono pochi, considerato tutto ciò che mi è stato offerto: una bella camera, un posto sicuro per la bici, lavatrice, cena, colazione, ma é un accueil pelerins e chi offre questa ospitalità lo fa anche per venire loro incontro, perché sa che chi fa un viaggio lento e quindi lungo non può permettersi i prezzi degli alberghi, non tutti i giorni  Sono sicura, anche in base alla mia esperienza di hospitalera, che la maggior parte dei pellegrini lascia meno. I donativi possono essere un problema perché  c’è  purtroppo molta gente che ne approfitta, lasciando poco o niente; é vero che lo spirito del cammino dovrebbe essere quello inciso su una cassa nell’albergue di Grañon, sul cammino francese: “peregrino, deja lo que puedes o toma lo que necesitas”, ma al giorno d’oggi chi è  il pellegrino? Vabbè, lasciamo perdere, sarebbe un discorso troppo lungo..
Saluto Marie Rose e Pierre, ci facciamo una foto insieme e riguadagno il ponte sulla Loira, già attraversato ieri sera  perché  la ciclabile è dall’altra parte.  Per una volta che ero partita presto… A Chaumond sur Loire c’è un castello: decido di dargli un’occhiata da vicino e affronto la salita,  abbastanza dura, per arrivarci. É chiuso, apre alle dieci e sono le nove e mezza. Inoltre non si entra senza biglietto,  neppure nei giardini intorno e c’è già una bella fila di persone in attesa. Rinuncio, ridiscendo, per scoprire che c’era un’entrata anche in basso. Un sacco di tempo perso per niente.
Riguadagnata La Loire a velo, arrivo ad Amboise attraverso un percorso incantevole. Entrando in Amboise ci si imbatte nel Clos Luce, il castello in cui è morto Leonardo da Vinci, la cui tomba si trova però nel più grande castello di Amboise. Bella città Amboise, molto turistica. Tutti i ristoranti offrono mules frites, stupendo! Toby riesce a farsi dare gli scarti della bistecca del bambino del tavolo accanto. Poi ancora Loira. Si passa per Montlouis sur Loire e Saint Martin le Beau, due belle cittadine, prima di approdare a Tours. Delusione. Mi aspettavo di trovare un albergue, come a Vezelay. Niente, solo il timbro sulla credenziale. Al numero del suo omologo di  Tours, datomi da Annie Pechard, risponde la solita voce registrata, a quello di un hostal rispondono, ma non accettano i cani, al convento di Saint Martin risponde un’altra voce registrata. Neanche come città è ‘sto granché, è la meno francese di quelle attraversate finora. Me ne vado, trovo l’indicazione di un camping.  Sarà il mio fine tappa di oggi.
Vengo a sapere dai vicini di tenda, una famigliola molto simpatica, che oggi, sabato,  in tutta la Francia ci sono state manifestazioni contro l’obbligatorietà del pass sanitair. Anche a Tours, ma era alle tre. Io sono arrivata alle sei, me la sono persa. Peccato!

La mia cameretta di stanotte
Con Marie Rose e Pierre
Veuzaine sur Loire
Clos Luce. Qui morí Leonardo da Vinci
Amboise
Al tavolo accanto mangiano carne
Bello il ponte, ma rimaniamo sulla rive gauche
lungo la Loira
Segnale del Cammino fatto a mano
C’è chi colleziona caffettiere
Nel giardino dei salici
Montlouis sur Loire
Tours
mi mancano 1461 km 😅