Roanne – Saint Yan

17 Agosto 2021 0 Di wp_1499909

13 agosto 2021. Km 56

Per un motivo o per l’altro i chilometri giornalieri sono sempre troppo pochi quest’anno. Un giorno c’è tanta salita, un giorno piove a dirotto… oggi, che il percorso era prevalentemente piano, prima lungo il canale laterale della Loira, poi su una meravigliosa “voie verte”, i motivi sono stati sostanzialmente due: la bellezza dei luoghi attraversati e le conseguenze della bufera di ieri.
A Roanne, scesa per la colazione, non ritrovo più,  ovviamente  le persone di ieri sera. Riprendo la bici e la porto davanti alla porta della mia camera, che dà su un prato, per caricarla senza trasportare borse e ammennicoli vari, e si riparte, Toby e io,  alla volta del centro. Come già avevo letto, il centro di Roanne è molto bello e merita che gli si dedichi un po’ di tempo. Davanti ad un bar sono parcheggiate quattro biciclette in assetto da cicloviaggio,  ma non vedo i ciclisti tra gli avventori, saranno dentro.
Lascio Roanne dirigendomi verso il canale laterale della Loira e lo seguo fino a Briennon: che meraviglia! Il percorso tra le chiuse numero due e tre mi ricorda tanto il mio naviglio; lascio correre Toby lungo l’alzaia, fa caldo e lui si rinfresca nel canale, quando trova un accesso sicuro, o nelle pozzanghere.
A Briennon esco per dare un’occhiata al paese. Dal canale avevo notato un bar sull’altra sponda e mi ci dirigo. Passo davanti a una bella chiesa e mi fermo a visitarla, poi raggiungo il bar, che è  anche un ristorante. Ho con me un uovo sodo, uno yoghurt e della frutta per cui ordino solo una panache e un caffè.
Si riparte. Charlotte, la ragazza della chiusa di Briennon, mi aveva detto che fino a Digoin ci si arriva seguendo il canale, ma non è  proprio così, cioè non si pedala sempre lungo l’alzaia, che da adesso in poi diventa sterrata: c’è  la “voie verte”, ciclabile lungo il tracciato di una ferrovia dismessa. Meravigliosa: asfaltata, ben segnalata, con le sbarre di accesso facili da attraversare anche con una bici come la mia. Ma… ma molti tratti sono chiusi. Mentre sono ferma davanti al primo cercando un’alternativa sulle Google maps e chiedendomi se non sia il caso di passare lo stesso, sopraggiunge una coppia di ciclisti locali, marito e moglie,  che mi invitano a farlo, come del resto fanno loro. Avevo già superato un albero caduto nel tratto precedente, non chiuso, ma adesso è un vero disastro. La tormenta di ieri ha lasciato il segno e supero faticosamente i vari ostacoli, costretta più  volte a smontare e rimontare il carrellino. Incontro ancora i due ciclisti di prima che stanno tornando indietro. Mentre mi aiutano a superare l’ostacolo del momento, mi dicono che dopo sarà ancora peggio, ma che, da questo punto, alla prossima uscita ci posso arrivare: almeno non sono costretta a tornare indietro.
Proseguo sulla strada che attraversa Marcigny, bellissimo sito cluniacense, tipica cittadina dalle belle case a traliccio, e anche a lei dedico una buona mezz’ora. Poi ritrovo la “voie verte”, da questo punto in buone condizioni, che seguo fino a Saint Yon pedalando nella luce che precede il tramonto. Adoro questo momento, quando il caldo allenta la sua morsa e la luce si fa dorata. Purtroppo è anche il segnale che la giornata volge al termine e che é ora di cercare un riparo per la notte.
Entro in un bar di Saint Yan i cui avventori si adoperano per trovarmi una soluzione, ma siamo sotto ferragosto e gli alberghi sono tutti pieni. Ci sarebbe un campeggio, ma dovrei ritornare indietro di qualche chilometro: giammai! Anche perché domani voglio arrivare a Huilly, da Henry e Chantal, la coppia che, due anni fa, mi aveva lasciato montare la tenda nel loro giardino. Siamo rimasti in contatto e, proprio oggi, mi è arrivato un whatsapp di Henry in cui mi informava che sono lì in vacanza e che se anche quest’anno fossi passata dalla Francia sarebbero stati felici di ospitarmi. Rispondo che sono già in Francia, di mandarmi la posizione e, siccome mi trovo a un centinaio di chilometri di distanza, arriverò domani, forse.

Niente forse, dopodomani sarà ferragosto e, anche se qui non è  festa come da noi, è comunque domenica e loro non saranno a casa. Quindi, per me, o domani o niente.
Perso del tempo preziosissimo senza nessun risultato, saluto e riparto.
Passando davanti a un ristorante, una coppia mi si avvicina per due coccole a Toby. Mi fanno delle domande sul mio viaggio e io ne appofitto per chiedere a loro se conoscono un postomdove dormire stanotte. Non sono di qui, sono venuti per cenare con la figlia in questo ristorante, ma conoscono la proprietaria e le spiegano la mia situazione. La signora mi dice che posso montare la tenda nel pratino dietro il ristorante. Perfetto! Cenerò qui, le dico.
Montata la tenda, mi cambio senza prima lavarmi; niente doccia stasera, solo una sciacquata sommaria nel bagno del bar, ma ottima cena in compagnia della coppia di prima e della loro simpatica figlia. Anche Toby fa festa: sia il signore che io abbiamo preso un’entrecote!

Lasciamo l’hotel…
… e raggiungiamo Roanne. C’è il mercato
ci sono altri cicloviaggiztori, ma non li incontro
Visitando Roanne
Raggiungo il canale laterale della Loira alla chiusa n.2
la ciclabile mi porterà a Briennon
… alla chiusa n.3
Charlotte, la ragazza della chiusa
house boat
Briennon
Toby al bagno
… e mucche al bagno
cicogne
e a Briennon ritrovo la Loira
e la Voie Verte
… devastata dal temporale di ieri
Dopo questi passaggi…
… stavolta il divieto lo rispetto
Marcigny, sito cluniacense
La tour des mulines
attraverso questo ponte…
… si arriva a Saint Yan
… e al mio campeggio libero dietro il ristorsnte. Fine tappa e cena