15 agosto 2020. Morcone – San Massimo

Morcone – Sassinoro – Bojano – San Massimo
km 30
Mi sono svegliata come al solito molto presto in questa giornata di ferragosto e ne ho approfittato per esplorare un po’ questo angolo di paradiso in cui mi trovo, in attesa che mi venisse servita la colazione, prevista per le otto. Davvero incantevole questo resort Scardalano: un antico casale in pietra immerso in un grande parco, fra ulivi ed alberi ad alto fusto; nel grande prato, curatissimo, sono sparsi sdraio e lettini, la colazione si fa ad un tavolone di pietra ombreggiato da un bel telone che crea una specie di pergolato. Perché tutta questa fretta di partire? oggi è ferragosto, mi prenderò un po’ di riposo e sistemerò un po’ di cose. Così finisco per partire che sono già quasi le dieci. Sono diretta a Isernia e penso di arrivarci stasera, ma… Ma non ho fatto i conti col maltempo, che ancora non si è esaurito. Partita col sole, nel pomeriggio il cielo inizia a riempirsi di nuvole, sempre più nere, e sono costretta ad una sosta di più di due ore al bar di una stazione di servizio. Quando ci arrivo non piove ancora, ma minaccia molto e siccome in questi trenta chilometri fatti oggi ho attraversato solo due paesi, non è il caso di perdere questa opportunità di riparo che potrebbe anche essere l’ultima. Imbocco quasi subito la SP 87 Sannitica, che seguirò fino ad Isernia, dalla quale esco in corrispondenza di Sassinoro, carino, con i tronchi degli alberi e i cestini dei rifiuti sulla piazzetta principale decorati all’uncinetto; c’è anche una bella fontana da cui sgorga acqua freschissima e buona e ne approfitto per fare rifornimento. Parecchi chilometri dopo è la volta di Bojano, cittadina un po’ più grande dove speravo in una seconda sosta bar. Macchè! Tutti chiusi i bar, tutto chiuso a ferragosto. Proseguo lungo un canale, ma ben presto mi ritrovo sulla provinciale di prima e intanto il cielo si fa sempre più scuro e minaccioso. Oggi non è cosa, non si avanza e, viste le distanze da queste parti, meglio fermarsi nel primo posto che si trova, prima di ritrovarmi ancora sotto il diluvio. Avvisto una stazione di servizio con annesso hotel/motel. C’è anche un bar aperto. C’è anche? C’è solo! Perché l’albergo è chiuso già da qualche anno, mi spiega la barista. Vabbè, mi fermo qui, mangio qualcosa e approfitto della sosta forzata per scrivere il diario. Nemmeno questo: il tablet è scarico e il bar non ha prese di corrente disponibili. Dopo un’ora circa inizia a piovere, e piove bene. Ricevo le informazioni e i consigli più disparati dai clienti che si alternano nel bar, finalmente ne trovo uno che mi dà l’informazione giusta: a un paio di chilometri da qui, a San Massimo, c’è un agriturismo che ha anche un b&b e un camping. Il b&b in questo periodo non funziona, però posso piantare la tenda lì davanti, anche qui sotto un gazebo. La doccia è quella della piscina e non si chiude neanche la porta, ma è meglio che niente, mi danno anche una prolunga per la corrente, posso ricaricare tutti i miei dispositivi agonizzanti. Si fa sera e, nell’ultima luce del tramonto, riappare il sole a colorare di rosa le nuvole. E, cosa inaspettata, arriva un vicino ad invitarmi a mangiare una fetta di torta fatta da sua moglie. La torta è squisita, ne accetto una seconda fetta e sono già a posto con la cena, e loro sono una coppia come non se ne vedono più, ancora innamoratissimi dopo tanti anni e tre figli, il maggiore dei quali, che era presente, ha ventisei anni. E, udite, udite, lei ne vuole un quarto! Congratulazioni e in bocca al lupo Michelle, rumena a dispetto del nome francese, sei una donna e una mamma meravigliosa.
il resort Scardalano Morcone Sassinoro Bojano al riparo nella veranda del bar di una stazione di servizio campeggio con gatto … anzi gatti, questo non era mica l’unico