5 agosto 2020. Roccelletta di Borgia – Isola di Capo Rizzuto

Roccelletta di Borgia – Catanzaro Lido – Simeri Mare – Sellia Marina – Cropani Marina – Botricello – Steccato di Cutro – Praialonga – Isola di Capo Rizzuto
Km 75
Finalmente un camping come si deve! In una bellissima posizione, pineta affacciata sul mare, bagni puliti, docce calde senza gettone… al prezzo più basso pagato finora: 13 o 16 euro, senza o con la corrente. In più mi hanno coccolata stasera; dato che ero l’unica cliente ad aver prenotato la cena: oltre alla spigola al cartoccio concordata, mi hanno portato assaggini di verdure grigluate del loro orto e due fette di dolci fatti da loro. Conduzione familiare tutta al femminile; sono tutte sorelle, madri di figlie già madri… di maschi! E su tutte la loro madre, nonna e bisnonna. Rimango a chiacchierare con loro, poi, siccome mi cala la palpebra, me ne vado a dormire. Davvero? Era questa la mia intenzione, ma trovo Ciro e Valeria, vicini di tenda, e parlare con loro mi toglie il sonno, in senso positivo, sua chiaro. Ciro é il guru di un gruppo il cui denominatore comune è la capoeira, una lotta-danza brasiliana. Da anni fanno una sorta di animazione nel camping; quest’anno, però, non si può per via del Covid e quindi terranno corsi di capoeira.
Oggi pomeriggio, al mio arrivo, sempre dello stesso gruppo, c’erano Renato e Maria Teresa, capelli lunghissimi lui, completamente senza lei, probabilmente per la chemioterapia, ma, ovviamente non gliel’ho chiesto: simpatici, mi hanno invitata a montare la tenda vicino alle loro, offrendomi di attaccarmi alle loro prese di corrente, non essendoci colonnine nello spazio dei pochi metri delle mie prolunghe. Montata la tenda in cinque minuti con l’aiuto di Renato, vado a fare il bagno, uno dei più belli finora. Al ritorno doccia al suono della buona musica anni 60… Neil Young, Doors, Beatles… diffusa dal loro impianto. Una vera fortuna averli incontrati!
Sulla tappa di oggi, deliziata dall’aria piacevolmente limpida e frizzante, rinfrescata dalle abbondanti piogge di stanotte, invece, ho poco da dire. Il percorso si è snodato quasi tutto sulla 106 che, quando tentavo di lasciare, dovevo sempre riprendere, per giunta ritornando spesso indietro: se fossi rimasta sempre sulla statale i chilometri sarebbero stati a cifre invertite. Notevole Catanzaro Lido, con un lungo bel lungomare ciclabile lungo il quale è in corso il Magna Grecia film festival. Notevole anche l’Aspromonte, alla mia sinistra; sarebbe bello addentrarsi nei suoi sentieri e visitarne i borghi, dei quali, sulla costa, ci sono solo le marine, decisamente poco interessanti a livello urbanistico, ma affacciate su un mare che definire meraviglioso é riduttivo: bianchi arenili chilometrici, acque trasparenti il cui colore viene rifratto in un mosaico di sfumature dalla luce del sole. Avrei voluto arrivare a Crotone, ma non ho resistito al richiamo del Capo Rizzuto, di cui ho sentito spesso cantare le meraviglie, a ragione, devo riconoscere. Sull’arenile del campeggio c’è perfino dell’argilla, una vera cura di bellezza per la pelle, dicono, e non è raro imbattersi in figure umane simili a tronchi fangosi perché per avere i benefici bisogna lasciarselo seccare addosso e non infilarsi subito in mare dopo esserselo spalmato… come ho fatto io 🤣
Agrigento Lido Magna Grecia film festival Simeri Statale 106 Jonica: alla mia sinistra l’Aspromonte il cimitero di Isola di Capo Rizzuto
Che dire…sono commosso!
Ti ringrazio a nome di tutti, ed a loro ho girato il tuo link.
Resto impaziente in attesa del prosieguo sulle altre tappe del tuo viaggio, ed intanto mi vado a spulciare le precedenti.
Tutta vita! (…a pedali!) 😀